Laurino è un caratteristico borgo cilentano che, dall'alto di una collina, a 531 m s.l.m., domina sull'intero paesaggio circostante.
L’epoca della fondazione risale probabilmente al III secolo a.C. (278 a.C.).
Infatti il suo passato è stato più glorioso del presente, se si
riflette sul fatto che nel sec. XII la popolazione superava di gran
lunga i 20.000 abitanti, distribuiti sul capoluogho ed altre 5 frazioni
da cui si sono poi sviluppati i paesi circostanti. Oggi, a causa
dell'emigrazione, a stento ne conta 1.900.
Trae il suo nome, molto probabilmente, dal fatto che nella vegetazione circostante è molto diffuso l'alloro. Di conseguenza deriva dal latino (Laurus, Laurinus) Laurino.
Ai piedi della collina scorre il fiume Calore Lucano, proveniente da una sorgente sul Monte Cervati e ricco di fauna molto particolare, basti pensare ad esempio alla presenza della lontra.
Nel corso dei secoli le antiche popolazioni hanno lasciato pregevoli
testimonianze del loro passaggio, come ci ricordano i due stupendi ponti
medievali a schiena d'asino, le rovine del castello Longobardo, gli
affreschi e varie opere scolpite in legno della Collegiata di Santa
Maria Maggiore. Ricco di vegetazione e natura incontaminata, Laurino era
conosciuto in passato come "La Perla del Calore".
Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.
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